San Libero – 43

Agosto. Omar Jada, un ragazzo palestinese, si tuffa per salvare un bambino israeliano che sta per annegare nel lago di Tiberiade. Riesce ad afferrare il bambino e a passarlo ad un uomo sulla riva. Lui, che non sa nuotare, comincia ad annaspare e infine annega. “L’ho stretto forte per restare a galla. Aveva un costume rosso. Non dimenticherò mai il suo viso” ha detto il bambino salvato, Gosha, che ha sei anni. “Mio figlio forse adesso è con Dio – ha detto il padre di Omar – Arabi, ebrei… siamo tutte creature sue”.


Bookmark. “Windows”, giornale scritto nelle due lingue da ragazzi israeliani e palestinesi: winpeace@netvision.net.il


Lo spirito del cardinal Biffi volteggia in larghi cerchi sulla Palestina.


Heil. Raduno dei veterani austriaci della Wehrmacht e delle Ss in Carinzia. Circa duemila, alla presenza di Haider che fa il discorso. “Non permetteremo che la storia dei nostri padri si trasformi in un album di criminali. Non permetteremo che vengano calpestate le vittorie della nostra storia nazionale”. Presenti anche i rappresentanti dei gruppi di estrema destra provenienti da Germania, Francia e Italia. A novembre adunata generale a Trieste.


“Viva la guardia forestal… “. Stefani. È stata decisa l’istituzione di un Corpo Forestale alle dirette dipendenze della Regione Lombardia. In data odierna il Quadro Organico delle FF. AA. PP. comprende dunque: la Milizia Padana (articolata su Milizia Confinaria, Milizia Ferroviaria, Milizia Volontaria per la Sicurezza Padana, Milizia Ciclista, Milizia a Cavallo); le Ronde Padane; la Guardia Forestale Lombarda; il Corpo dei Pompieri di Viggiù ; il Corpo dei Cappelletti; Comunione e Liberazione; la Banda d’Affori; i Volontari del Sabato di Treviso; l’onorevole Borghezio (spray); la Legione del Buoncostume di Castelfranco; ed altre formazioni minori, le quali tutte verranno coordinate (Decreto Governatorale 68/36 del 5. 10. 2000 Anno II E. P. ) nel costituendo Ministero della Guerra con sede in Salò.
(In Italia, la guardia forestale era quella che doveva occupare Rai e ministeri ai tempi del golpe Borghese, molti anni fa: si persero per la strada per colpa del frascati – e figuriamoci con la grappa).


Elezioni. Brasile. La candidata del Partido dos Trabalhadores (un mix di “operaista” e cattolico) ha largamente vinto le elezioni per sindaco a Sao Paolo, la capitale economica del paese.


Elezioni. Milano. Si aspetta pazientemente la risposta di Moratti, candidato all’unanimità come sindaco progressista di Milano. Moratti fa sapere: 1) che forse farebbe il sindaco sì, ma di centrosinistra e non certo di sinistra: 2) che, più che di centrosinistra, lui farebbe il sindaco di centro; 3) che comunque bisogna dialogare con la destra; 4) che ha la massima stima per Albertini; 5) che se la deve ancora pensare. Sinistra milanese in ansiosa attesa (“Passa un giorno passa l’altro/ mai non torna il prode Anselmo… “).


Elezioni. A Milano, sotto il dominio spagnolo, l’amministrazione cittadina era affidata a un Senato di decurioni che non venivano affatto eletti ma erano semplicemente i rappresentanti delle famiglie nobili e dei principali commercianti della città. Solo molto più tardi qualcuno ha tirato fuori questa gran camurria della democrazia elettorale, in base alla quale teoricamente chiunque – anche un non-imprenditore, persino un vil meccanico – può diventare sindaco. Che roba, contessa.


Elezioni. Il Milan: “Meno tasse per tutti”. La Lazio: “Più soldi nella tredicesima”.


Elezioni. Un diessino accusa Berlusconi di essere piduista. Bossi si fionda ad Arcore: “Vedi come ti trattano? Come puoi dialogare con gente che dice agli italiani che sei un massone della P2?”. Berlusconi, incazzato, rompe le trattative coi diesse. Bossi se ne torna scodinzolando al suo posto. Da cucciolo, ringhiava contro il “berluskaz pidduista”. Adesso è un grasso e pasciuto can da bancata.


Elezioni. Sui giornali americani in Europa. Titolo: “Americani! L’Ultima Occasione!”. Testo: “Hai il diritto di votare all’estero, nelle elezioni americane del sette novembre, ma devi muoverti subito per registrarti. Queste elezioni sono di enorme importanza!”. Segue l’elenco delle ambasciate dove ci si può registrare, poi: “I Democratici lottano per te! Vecchi, Donne, Ragazzi, Minoranze, Dovete Contare!” Firmato, il comitato elettorale democratico. Che, a differenza della sinistra italiana, ritiene che alle elezioni convenga ancora andare con un linguaggio di sinistra.


L’Isola Ferdinandea. Il pretendente al trono delle Due Sicilie, Duca Carlo di Borbone, ha deciso di rinunciare ufficialmente a ogni diritto sull’isola scoperta nel luglio 1831 da un capitano della Marina Napolitana e purtroppo inabissatasi senza lasciare traccia pochi mesi dopo.
Per quanto inesistente, l’isola era stata duramente contesa per parecchi decenni fra la Gran Bretagna e i Borboni. Non c’è dubbio che questa circostanza non avrebbe mancato di creare problemi internazionali al Regno delle Due Sicilie nell’eventualità di un riaffioramento dell’isola e di una restaurazione del Regno (ormai possibili entrambi, per motivi tanto vulcanici quanto vaticani).


Piazza Armerina (Enna). In mancanza di sacerdoti regolari, il locale vescovo ha deciso di affidare la principale parrocchia del paese a un diacono (grado minore della gerarchia cattolica) sposato e padre di tre figli.


Preti. Rispetto a trent’anni fa ci sono circa quindicimila preti in meno in Europa e circa cinquantamila preti in più nel sud del mondo.


Palermo. Lo Stato italiano sarebbe riuscito a corrompere – secondo quanto accertato dalla Commissione Finanze di Cosa Nostra – diversi funzionari del Banco di Sicilia, alcuni dei quali sarebbero stati “reclutati” dallo Stato addirittura diversi anni fa. Sull’entità dl danno arrecato dall’infiltrazione statale gli inquirenti non hanno voluto rilasciare informazioni; fonti non ufficiali valutano tuttavia in diverse migliaia di miliardi l’entità delle somme sottratte alla normale destinazione Solo per quanto riguarda i fondi provenienti dall’Unione europea, non più di 1700 miliardi di lire sarebbero stati destinati alle operazioni ordinarie. Le indagini proseguono adesso per accertare eventuali complicità negli apparati di Cosa Nostra.


Liquidatori. I nuovi proprietari e i vecchi padroni aspettano pazientemente che i redattori si sfilaccino per lanciare indisturbati la “nuova” Unità della rampo-sinistra. “Perchè la trattativa è ferma? – chiedono i redattori – Veltroni, vuoi diment-I-care l’Unità?”. E ormai, per fare questa domanda e ricordare al prossimo d’essere ancora vivi, bisogna ricorrere a una “inserzione pubblicitaria pagata col fondo di solidarietà”.
In omaggio alla vecchia regola secondo cui le cose si ripetono due volte, la prima come tragedia e la seconda come farsa, anche i liquidatori di Avvenimenti (se all’Unità hanno Uckmar, qui debbono accontentarsi di un certo Ferraro) fanno del loro meglio per rendersi odiosi. All’assemblea coi lavoratori, il Liquidatore si presenta con un paio d’ore di ritardo, sta ad ascoltare distratto (“non vediamo una lira da sei mesi”, “diteci che cosa avete intenzione di fare”, ecc. ) per un pò, e poi se ne va alla chetichella lasciando poligrafici e redattori a ripetere le loro proteste al muro.


Ultimo. Più di cinquecento firme alla petizione on-line contro il trasferimento del capitano Ultimo. Fra gli altri, hanno firmato Rita Borsellino e l’attore che interpretò Ultimo alla televisione, Raoul Bova. Si può continuare a firmare su www. antimafiaduemila. com.


New economy: Feltri in borsa. La Cairo Communications, un gruppo multimediale quotato al Nuovo Mercato di Piazza Affari, ha acquisito il 34 per cento di Libero, il primo e finora unico quotidiano al mondo ad aver pubblicato (naturalmente per svergognare i pedofili) foto di bambini tratte da siti porno. La manovra di Feltri ha suscitato peraltro un certo allarme fra le imprese tradizionali del child commerce, preoccupate dell’impatto sul mercato delle spregiudicate iniziative dei newcomers.
Il top operator del settore, il russo Valeri Kuznetsov, ha comunque reagito prontamente alla nuova situazione gettando sul mercato a prezzo zero materiali precedentemente quotati fra i cento e i millecinquecento dollari a esemplare. Sarà risolutivo il dumping del russo? È ancora presto per dirlo: certo è che la “libera concorrenza in libero mercato” – come ha fatto notare un rappresentante dell’Associazione per i Diritti dei Pedofili – non può che andare a beneficio del consumatore.


Scoop. Raccomandazioni alla Rai.


Chlorodont. Landolfi: “Ho detto qualcosa che non va?”.


Carbonio 14. Dissepolto Longhi.


Cronaca. Roma. Un bengalese di trentun anni è stato rapinato l’altra notte a Porta Maggiore da cinque giovani italiani (quattro ragazzi di vent’anni e una ragazza di diciannove) che l’hanno costretto sotto la minaccia delle armi a consegnare un orologio di poco valore e circa trentamila lire in contanti. I cinque giovani, nessuno dei quali aveva precedenti penali, sono stati arrestati poche ore più tardi dai carabinieri.


Cronaca. Audace colpo dei soliti ignoti. Due banditi mascherati hanno cercato di rapinare l’Ufficio anagrafe di Lecce, convinti di aver preso d’assalto l’adiacente l’adiacente ufficio postale. Convinti dagli impiegati del loro errore, sono fuggiti su una moto.


America. L’Università di New York, per allargare i propri uffici, ha deciso di abbattere la casa di Edgar Allan Poe, scrittore di lingua inglese dell’Ottocento. L’opera di Poe, segnato fin dall’infanzia da una grave disgrazia (essere nato in America), è caratterizzata da un profondo pessimismo e da una morbosa attenzione per i temi dell’orrore.


Previdenza. Alla faccia del caro-petrolio. Al Salon de l’Automobile di Parigi, modelli sempre più potenti e consumi sempre più elevati. Stavolta gli sceicchi non fanno più paura. Alla peggio, si bombarda.


Pianeta. La città di Punta Arenas, all’estremo sud del Cile, ha ottenuto il privilegio – secondo fonti Nasa – di essere la prima località abitata rimasta completamente esposta ai raggi ultravioletti a causa dell’allargamento del buco nella fascia antartica dell’ozono.


Pianeta. Secondo Stephen Hawking, il massimo fisico vivente, l’effetto serra è destinato a una crescita tale da produrre condizioni d’inabitabilità in tempi storici, non più d’un migliaio d’anni. Hawking ritiene che il trend attuale finirà per assimilare le caratteristiche termo-chimiche di Terra a quelle di Venere, nonostante la maggiore distanza da Sole.


Pianeta. Secondo Greenpeace, sarebbe stato presentato all’Ufficio europeo di Monaco una richiesta di brevetto per un procedimento riguardante una combinazione genetica di cellule di uomo e di maiale.


C. wrote:
< Tutto a Roma ormai si fa all’ombra del Berluscone, non più der Cuppolone come diceva il proverbio d’una volta. Un amico qualche sera fa guardava con una certa perplessità gli enormi faccioni del Cavaliere che campeggiano dai cartelloni pubblicitari e dichiarano guerra al crimine promettendo città più sicure… poi ha notato sotto il cartellone due allegri signori che smontavano indisturbati un’automobile all’ombra del rassicurante faccione >


Flavio wrote:
< Su un cavalcavia milanese molto in vista (raccordo autostradale viale Certosa-autostrada A4 Torino Venezia-autostrade dei laghi) appariva fino a qualche anno fa la scritta spray “W Di Pietro”. Brasato il “viva”, oggi appare semplicemente un “Di Pietro Teron”… >


Weimar. Sono arrivate moltissime lettere sul caso Verona. Le seguenti sono secondo me le due più significative, una “di destra” e l’altra “di sinistra”.
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1) Marco wrote:
< Mi sarebbe piaciuto andare avanti a leggere questo numero della “catena”, ma non ci sono riuscito. Perchè hai dovuto mentire? Perchè hai dovuto omettere decine di particolari di estrema importanza, riguardo l’aggressione del “professore” veronese? Chiamarlo professore è esagerato. Perchè lui non ha MAI mostrato il suo fantomatico diploma conseguito in Uruguay? Perchè non ha mai mostrato chiaramente le “lettere minatorie”? Perchè tre giovani naziskin in perfetta salute armati di spranghe sono riusciti solamente a procurargli un graffio? Perchè ha mentito spudoratamente affermando che il segno sul suo collo fosse una lesione, quando invece si tratta di una voglia? Perchè non fa chiarezza sui numerosi debiti che pare abbia accumulato? Ci sono troppe ombre in questa vicenda. Non potrebbe essere che il professore sia stato avvicinato dai suoi creditori? Che abbia poi tirato fuori la storia dei naziskin e che adesso sia al sicuro con la scorta fatta arrivare direttamente da Roma? >

2) J. wrote:
< Cari signori, l’ultima volta ho letto sulla vostra creazione una cosa che mi ha molto infastidito. Si tratta della questione di Verona, e dell’aggressione nazista al professor Marsiglia. A parte la ricerca forzata delle similitudini col passato (Anche le Sa erano “ragazzi”, all’inizio; anche l’olio di ricino era una “ragazzata”… ) non capendo che si tratta di fenomeni senz’altro inquietanti ma nuovi, che occorre quindi analizzare anche con strumenti interpretativi nuovi. Poi arriva la proposta: “Verona dovrebbe essere pattugliata da soldati. Il segnale non può essere dato dalla solidarietà, in questi casi, dall’enunciazione di valori; ma dall’ostentazione immediata della forza, e se necessario dal suo uso”. Fantastico: essere di sinistra significa essere a favore delle militarizzazione del territorio, delle manette senza garanzie, del susseguirsi di un’emergenza a un’altra? No grazie.
La frase “Questa minoranza va intimidita” fa venire i brividi, ed evoca la pulizia etnica e del pensiero. Un lavoro su questi delicati terreni va fatto innanzitutto perseguendo con gli strumenti ordinari gli atti di violenza. Poi facendo un lavoro politico sul territorio, tra i giovani, con il sindacato, la parte migliore della chiesa ecc. Invece no. Voi proponete solo mitra, esercito e incriminazioni. Ma queste cose non servono e sono sbagliate. A Bossi si deve rispondere sul piano politico e non su quello penale (a parte che, come è giusto, è impossibile perseguire un parlamentare per le idee espresse nell’esercizio del suo mandato). La legge penale non può essere il surrogato della lotta politica. >
* * *
Il ragazzo Marco ripete esattamente quel che è stato diffuso a Verona dagli ambienti “cattolici”, in parte col passaparola e in parte sulla stampa ufficiale. Non è colpa sua, perchè è cresciuto in un ambiente in cui i ragazzi vengono scientificamente predisposti a ricevere la “linea del partito” senza alcuna difesa, allo scopo di essere successivamente usati come massa di manovra. La Curia veronese, in questo momento, è seriamente nei guai perchè deve rispondere – fra l’altro al magistrato – di un quesito semplice e breve: “come mai in una scuola cattolica è reato portare i ragazzi a visitare Dachau?”. Non può farlo, e quindi ricorre – a freddo – all’agitazione di cui Marco è vittima designata. Non farò torto all’intelligenza di Marco rispondendo punto per punto alle sue ingenue domande (il fantomatico diploma, ecc. ) e lo prego, amichevolmente, di documentarsi sul posto: è in grado di farlo e l’esercizio libero della sua intelligenza lo aiuterà a sfuggire alla trappola dei (ricchi) fanatici che vorrebbero usarlo come carne da cannone. Marco, non ho nulla contro di te: ma se tutto questo dovesse portare a una Croazia, saresti tu a dover rischiare la pelle per ammazzarmi. I “veronesi perbene” se ne resterebbero al sicuro alle tue spalle, nelle retrovie.
* * *
J. invece è “di sinistra” e si scandalizza moltissimo per il fatto che qualcuno proponga l’uso della forza per far rispettare la legge. Pattugliare i campi zingari, naturalmente, è un’altra cosa: se uno zingarello ha in mente di violare la legge attentando al nostro portafoglio, bisogna dissuaderlo mostrandogli le guardie e i carabinieri e facendogli capire nella maniera più spiccia che chi tocca i portafogli viene punito: la minoranza degli scippatori non va persuasa, ma intimidita. Se invece il nostro zingarello volesse limitarsi a picchiare – o anche solo a insultare – un essere umano “diverso” da lui, allora bisognerebbe aprire un dibattito, un lavoro politico ecc. : la minoranza dei razzisti violenti non va infatti intimidita, ma persuasa. Il problema è che lo zingarello, per ovvi motivi, potrà far parte della prima minoranza ma non della seconda, mentre il veronese perbene difficilmente avrà bisogno di fare lo scippatore. Le due minoranze devianti si connoteranno quindi in termini di classe, non di giustizia o di morale; all’una – quella ricca – toccherà il dibattito e all’altra – quella povera – le legnate. La legge è uguale per tutti? Bossi può (“com’è giusto”, poichè è un importante parlamentare) perseguitare lo zingarello, ma lo zingarello non può perseguitare Bossi: su questo siamo tutti d’accordo, di destra e di sinistra. O no?


Altre Verone. In provincia di Trapani, minacciato il giornalista Nino Tilotta, di Till News. Tilotta, militante antimafioso da quasi vent’anni, è nel mirino dei fascisti locali per motivi in parte ideologici e in parte – a mio parere – legati alla denuncia degli assetti di potere nel trapanese di cui i notabili “di destra” sono una parte non indifferente fin dai tempi dell’assassinio di Ciaccio Montalto.


Maestri. Il rabbino Elio Toaff – un uomo di ottantacinque anni, scampato a infinite morti, superstite di parenti uccisi perchè portavano il suo nome – ha voluto pubblicamente intervenire sul grave momento che sta attraversando, in Israele, il suo popolo. Ha difeso le vittime, ha denunciato i colpevoli, e non l’ha fatto in generico, ma dando nomi e cognomi: “Chi ha detto a Sharon di andare alle moschee? – Sharon è il potentissimo capo della destra israeliana – Non si è reso conto di quel che faceva? Dov’è il suo senso di responsabilità? Chi è costui?”. Toaff ha visto i suoi bambini del Ghetto – non solo sotto i tedeschi, ma vent’anni fa appena – morire sotto i mitra dei fanatici (palestinesi, in quel caso) all’uscita della sua Sinagoga. Eppure: “Basta con la guerra! – ha detto – C’è un giudice, su tutti noi”.
Fra i mitra delle forze speciali israeliane e i corpi dei bambini “nemici”, il vecchio rabbino non ha avuto esitazioni su dove stare: la sua religione gli comanda di porsi in mezzo, perchè il giudice è Uno e i suoi comandi valgono per i nemici come per i fratelli. Invidiamo profondamente agli Ebrei di avere di simili maestri, nel momento della loro ingiustizia e dello smarrimento: noi “cattolici” abbiamo i Biffi e i cardinal Giordano e i monsignori.


Quelli che si amano Quelli che si amano
non si guardano attorno
luce di mare limpida avanti a loro
nube buia della storia striscia dietro.
E come in una sfera essi camminano,
giovani re in esilio – se ne vanno
senza sentire il rumore
senza volgersi indietro.