Percorsi della memoria

di Paolo Parisi

Ad ogni angolo della strada c’è un cartello che recita un articolo della Costituzione.

Il 25 Aprile per la Festa della Liberazione, dal Sud al Nord Italia si sono svolte numerose iniziative con maggiore partecipazione di cittadini rispetto agli anni precedenti.
Catania 25 aprile 2019 – Corteo per la Festa di Liberazione indetto dall’ANPI di Catania che organizza la festa con associazioni, cittadini e i centri sociali. Il tutto vede la partecipazione di migliaia di persone in un corteo unitario fino alla tappa finale, con il Coro Scatenato che durante il percorso fino alla conclusione della manifestazione in Piazza Dante intona canzoni di lotta partigiana.

Padova 24 aprile 2019 – Anche quest’anno lo spettacolo di burattini “Il Partigiano Lampo”, rappresentazione de “Le Calze Braghe” che racconta il fascismo ai bambini in maniera ironica e divertente, è stato rappresentato a Padova presso il Centro Sociale Occupato “Spazio Chinatown” che si trova in una zona periferica della città. Lo spettacolo è stato realizzato presso la palestra sociale, mentre si sarebbe dovuto produrre all’aperto in Piazza Caduti della Resistenza, la pioggia ha fatto sì che si cambiasse il luogo dello spettacolo.

La compagnia Le Calze Braghe di Catania da anni continua a realizzare questo spettacolo in diverse città d’Italia. I locali dello “Spazio Chinatawn” si trovano presso un palazzo dell’INPS abbandonato da circa trent’anni, occupato dai giovani del centro sociale ed è stato trasformato in una palestra sociale nella quale si pratica box e si svolgono altre attività sportive, sostegno scolastico, teatro e tanti altri servizi per gli abitanti del quartiere che ha una grande percentuale di immigrati. Il Centro è privo di energia elettrica ma viene supportato da un gruppo elettrogeno. Un luogo di Nuova Resistenza.

Fosdinovo (MS), 25 Aprile 2019 – Festa della Liberazione organizzata dagli Archivi della Resistenza- Circolo Edoardo Bassignani (partigiano barbaramente ucciso dai nazifascisti) che dal 2004 ricostruisce i momenti più importanti della Lotta di Liberazione nella Lunigiana fra le province di Massa Carrara e La Spezia, luoghi che durante il periodo dell’occupazione nazifascista venivano definiti come Linea Gotica Occidentale. Nell’aprile di ogni anno sin dal 2005 Archivi della Resistenza ripropone il festival della cultura “Fino al Cuore della Rivolta” dove Artisti per la Resistenza  si esibiscono nel borgo medievale di Fosdinovo, con l’allestimento di una mostra d’arte e un concerto dedicato all’anniversario della Liberazione, e la presenza e la testimonianza di Partigiani ancora viventi.

Il borgo medievale è pieno di iniziative sul tema della Resistenza che si svolgono con spettacoli, immagini, documenti che ricordano il periodo dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Il grande parcheggio all’ingresso del borgo è trasformato in una grande mensa, con lunghissimi tavoli, nella quale dalle ore 11 del mattino fino a tarda serata migliaia di persone provenienti dalle città vicine si susseguono nella consumazione di pasti senza limitazioni di quantità, serviti da un centinaio di volontari, mentre le cucine lavorano senza sosta. La cosa straordinaria è che la mensa è sovrastata da uno striscione su cui è scritto “Mangia quando vuoi e paga quanto puoi”.

Pontremoli 27 Aprile 2019 – 74° anniversario della liberazione della cittadina. Ad ogni angolo della strada o ad ogni sito o tappa della mostra itinerante c’è un cartello che recita un articolo della Costituzione. L’antico borgo è totalmente chiuso al traffico. All’interno del centro storico spicca un arcobaleno di colori con i profumi emanati dai fiori esposti per la “Festa dell’Infiorata”. Al Teatro della Rosa , con il cartello della XII Disposizione Transitoria e finale della Costituzione Italiana che vieta la riorganizzazione del partito fascista, il partigiano Giorgio Mori, di 96 anni, appartenente alla Brigata Garibaldi “Gino Menconi”, racconta episodi di vita quotidiana di partigiani che operavano sulle Alpi Apuane.

Finita la guerra ritorna a lavorare nelle cave di Carrara e avendo preso posizione in difesa dei suoi colleghi viene licenziato, così è costretto ad emigrare in Belgio per trovare lavoro come minatore e fa parte della squadra di soccorso dopo il crollo delle miniere di Marcinelle. Alla fine legge il decalogo di Umberto Eco che individuò alcune caratteristiche utili per disegnare l’identikit del fascismo eterno. A Giorgio Mori viene consegnata una targa al merito dall’ANPI.

In un palazzo settecentesco di via Armani si trova un cartello che cita l’articolo 11 della Costituzione, con il quale l’Italia ripudia la guerra. Lì è esposta la mostra dei laboratori eseguiti presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Pontremoli dall’associazione La Poltrona Rossa, con dipinti e prodotti in argilla realizzati dalle ospiti dell’Istituto, grazie ai progetti finanziati dall’OPM Chiesa Valdese.

Intanto per le vie del borgo medievale un coro itinerante allieta la passeggiata dei visitatori fra i cartelli che citano gli articoli della Costituzione e i fiori dell’infiorata, intonando canzoni di lotta partigiana. La festa della liberazione quest’anno ha svegliato gli animi degli italiani antifascisti con maggiore forza a causa dei grandi segnali del risveglio di un nuovo fascismo.