Il palazzo dei gattopardi

 

Cambiare per non cambiare nulla!

Giovanni Caruso

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Sembrerebbe, che il nuovo consiglio comunale e la giunta Bianco, si adatti a questa citazione, infatti il governo di “larghe intese”, che si appresta ad amministrare Catania, non rilevi alcuna possibilità di cambiamento, perchè?

Il Consiglio Comunale, che dovrebbe rappresentare il cosiddetto, “centro sinistra” non è altro che un “manipolo” di consiglieri che hanno cambiato casacca, vengono dall’MPA, PDL e UDC, e solo qualcuno, viene da una cultura di sinistra e progressista.

La stessa cosa vale per la giunta del sindaco Bianco.

Infatti, anche qui, notiamo personaggi che vengono dal centro destra e che hanno “militato” nelle file dell’ex sindaco Stancanelli.

Tra i componenti di questa giunta, politicamente strana, ci colpisce la presenza di Orazio Licandro, de “Comunisti italiani”, ex “Rivoluzione civile” di Ingroia. Licandro è una figura politica per tutte le stagioni.

Inoltre c’è da dire che si ritrova in questa giunta senza essere stato eletto.

Critico con Crocetta per la sua alleanza con i Lombardiani, critico verso il PD per lo stesso motivo, critico verso la sinistra antagonista che accusa di dividere le forze progressiste, si ritrova assessore in una giunta, dove per coerenza politica ed etica non dovrebbe esserci.

Licandro ha avuto l’assessorato ai “Saperi e bellezza condivisa”, un nome altisonante per dire che ha avuto l’assessorato alla cultura, speriamo che traduca la bruttura della corruzione e delle mafie in legalità.

Che traduca l’abbandono che ha portato al degrado fisico e culturale dei quartieri in riqualificazione di questi.

Che traduca il disagio della disoccupazione in lavoro. Che restituisca la bellezza del “parco archeologico” alla storia della nostra città e alle attività produttive attraverso il turismo.

Certo, c’è un rischio con l’assessore Licandro, che in un momento di reminiscenza stalinista, visto i trascorsi, possa chiamare il “KGB” e mandare tutta la giunta in Siberia. Al di là di ogni ironia gli auguriamo un buon lavoro.

Una novità fra le deleghe assessoriali e quella di “un assessore” per Librino che è stata affidata a Saro D’Agata del PD, ciò è avvenuto dopo una lunga lettera, firmata da un gruppo di associazioni librinesi e da Sara Fagone della CGIL di Librino, che giustamente faceva notare le difficoltà e i disagi che questo quartiere di settantamila abitanti soffre. Anche noi crediamo che Librino abbia bisogno di una particolare attenzione, ma avremmo voluto che in questa lettera ci fosse più altruismo verso i quartieri del centro storico che soffrono altrettanti disagi e abbandono. Ci sarebbe piaciuto leggere anche, parole contro le mafie che opprimono il quartiere di Librino e di tutta la città, di cosa ne sarà del palazzo di cemento, del teatro Moncada, del Palanitta, di villa Fazio, se il campo San Teodoro verrà affidato ai “Briganti di Librino”.

Non vorremmo pensar male, che l’attenzione verso questo quartiere sia il preannunciato arrivo di parecchi milioni di euro, e l’inizio di una nuova speculazione edilizia?

Mentre invece a Marco Consoli, ex MpA, che fra le sue deleghe ha anche il decentramento (i quartieri), facciamo una richiesta: che attenzioni i quartieri popolari del centro storico, che trovi una soluzione per la riqualificazione di questi e che faccia una seria battaglia per il recupero delle piazze Don Puglisi, Don Bonomo e l’area verde attrezzata di via De Lorenzo nel quartiere San Cristoforo, da troppi anni abbandonate e vandalizzate e in mano ai pusher manovalanza della mafia. Noi come sempre vigileremo e stimoleremo la giunta affinché venga restituita ai quartieri e alla città la dignità che gli è dovuta.

Un ultimo appello alla signora Scialfa, dell’UDC, con delega all’assessorato alle politiche scolastiche, che possa recuperare gli edifici scolastici presenti nei quartieri popolari, che soffrono gravi disagi strutturali e soprattutto non chiuda scuole ma semmai ne aggiunga altre in quei quartieri dove evasione scolastica e mancanza di lavoro mettono a dura prova i giovani. Diciamo questo perché crediamo che una scuola accogliente e dignitosa sia un vero presidio democratico per arginare l’ignoranza, condizione necessaria, per formare cittadini e non sudditi e per lottare contro le illegalità e la mafia.

Insomma,cara giunta Bianco, dimostraci di essere al servizio dei cittadini e cittadine, e non al servizio dei potentati economici, dei comitati d’affari o dei nuovi “cavalieri dell’apocalisse” Ciancio e Virlinzi.

Cambiare per cambiare davvero!