Un voto di coscienza

di Giovanni Caruso

 

Tante volte, da questo foglio, ci siamo appellati al popolo di San Cristoforo e degli altri quartieri affinché si rifletta prima di andare a votare.

Infatti, in occasione delle elezioni che ci daranno un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale, rilanciamo un appello a tutti e tutte voi affinché prima di votare riflettiate!

Non siamo certo qui per indicarvi chi votare, ma semmai, per ricordarvi chi fino ad oggi ha governato Catania, come l’ha amministrata e sopratutto cos’ha fatto per i nostri quartieri.

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Abbiamo avuto negli anni ’90 il sindaco Bianco, che ci aveva promesso una nuova “primavera per Catania”, ma tale intenzione naufragò a causa di momenti di crisi politica, e per la sua scelta di andare a fare il ministro degli interni. Grazie a questo arrivò Scapagnini e di seguito Stancanelli, i quali hanno contribuito al disastro economico che continua ancora oggi favorendo i “comitati d’affari”, il clientelismo, i consulenti superpagati o peggio le infiltrazioni mafiose nella politica.

Insomma, una mala politica che ha amministrato con atti di “facciata” senza mai risolvere i problemi della giustizia sociale, del lavoro, di come conservare il territorio e l’ambiente, ma pensando piuttosto a come cementificare sempre di più attraverso le varianti del piano regolatore, che questa città peraltro non ha mai avuto. L’hanno fatto, favorendo gli amici degli amici e i privati, attraverso i “progetti di finanza” o con appalti poco trasparenti.

Tutto questo, dimenticando, il popolo dei quartieri popolari e delle periferie.

La loro presenza in questi territori è stata costante solo durante le campagne elettorali, affidandola ai “capibastone” o allo scambio di voti per un “pacco di pasta”, speculando sulla vostra “povertà”.

Oggi questi vecchi e consumati politici si fanno passare per “il nuovo che avanza”!

Una novità – che non vuol dire necessariamente progresso, ma staremo a vedere! – è il “Movimento cinque stelle”. Leggendo qua e là i programmi delle liste candidate ci rendiamo conto che più o meno sono uguali. Poco si parla di quartieri, di lotta alla corruzione e alla mafia, che sono i mali assoluti che distruggono il nostro vivere civile.

Secondo noi, e con i dovuti distinguo, nessuna di queste formazioni politiche ha un vero progetto politico, ma rispetto ai programmi notiamo un differenza nella lista “Catania bene comune”, lista formata da un gruppo di giovani donne e uomini della cosidetta “sinistra radicale”, che vuole costruire una politica che venga dal basso e una democrazia partecipata. E a differenza delle altre liste sta cercando di chiedere agli abitanti dei quartieri cosa sarebbe meglio per loro.

Se le liste candidate dovessero chiederci un parere, risponderemmo: “Vogliamo la riqualificazione urbanistica del nostro quartieri, vogliamo un’economia sostenibile, rivolta alle attività turistiche e in particolare al parco archeologico del centro storico (che potrebbe dare molto lavoro a giovani e disoccupati), vogliamo il recupero di tutti i mestieri artigianali che con l’apprendistato potrebbero reclutare i tanti adolescenti che non lavorano e non vanno a scuola, e finiscono in preda alla manovalanza mafiosa. Vogliamo il recupero delle piazze – costruite e abbandonate allo spaccio – per renderle fruibili alle famiglie, agli anziani e ai bambini che non hanno spazio per i loro giochi e per una sana crescita.

Allora, uomini e donne di San Cristoforo, quando entrerete nella cabina elettorale riflettete!

Pensate non solo al vostro bisogno, pensate e votate per una intera collettività, perché essa si esprima come una sola voce, che urli democrazia, Costituzione, e un forte no alla mafia e all’ingiustizia sociale, che genera la crisi che stiamo attraversando.