San Libero – 164

3 febbraio 2003 n.164

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Crisi. Citarsi è vanitoso, ma alle volte serve. E dunque: < 20 marzo 2002. Ne succederanno delle altre, in questa situazione drammatica in cui la destra non riesce a governare e la sinistra a fare opposizione ma il tempo è scandito – come un orologio grottesco ma, in prospettiva, potenzialmente sanguinoso – dai mesi, settimane e giorni che mancano alla condanna per reati civili del premier e dunque all’inabilitazione civile di costui. Di fronte a questa scadenza, che è sempre più il centro di tutto il gioco politico nazionale, nessuno è pronto e tutti hanno paura; la paura di alcuni è già una paura feroce, da conigli mannari, di quelle che giustificano quasi tutto.>.
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Questa partita, che è la vera partita degli ultimi due anni, ormai sta arrivando alla fine. Berlusconi sarà condannato, perché l’ordinamento giuridico italiano non permette tecnicamente ai politici – a meno di un colpo di stato – di influire veramente sulle sentenze della magistratura. Tutte le carte possibili sono state giocate e ormai, nell’ambito della legalità costituzionale, è improbabile che la difesa dell’imputato riesca a guadagnare qualcosa di più di qualche altro rinvio molto breve. Anche un’eventuale scioglimento delle Camere arriverebbe, con ogni probabilità, dopo la sentenza. Il quadro dei prossime mesi comprende dunque un Presidente del Consiglio condannato per reati comuni. E allora?
Berlusconi, che non è affatto libero di sé (Dell’Utri preme, ed ha argomenti che non si possono rifiutare), ha già annunciato la resistenza: continuerà a governare dopo la condanna. Sarebbe il primo Paese al mondo governato ufficialmente da un “delinquente”. Non lo permetterebbe Ciampi e non lo permetterebbero – in tempo di guerra – né l’America né l’Europa. Questo porterà sicuramente alle elezioni anticipate, un referendum o per i giudici o per cambiare la legge. Queste elezioni potranno essere vinte o perse dalle forze legali, ma in ogni caso non si possono evitare: è bene saperlo subito e prepararsi fin d’ora – con l’unità più totale, e con estrema determinazione – ad affrontarle e a vincere, perché su di esse ci giochiamo veramente tutto.
In questo quadro, è veramente irresponsabile il comportamento da struzzi (“ma no, lasciamolo governare dopo la condanna”) dei vari Fassino e Rutelli, che delle brave persone lo saranno senz’altro, ma non sono assolutamente cosa da guidare una battaglia delicata e difficile come questa. Bisogna che Cofferati si faccia avanti senza più perdere un attimo, e che assuma subito e senza giri di tattica la guida anche formale della sinistra. Ogni giorno perduto, in questo momento, mette in grave pericolo il Paese. La tentazione di questi mesi, per quei signori, sarà infatti – ogni attimo – di usare la guerra per un vero e proprio colpo di stato.

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I ventotto di Napoli. Quelli trovati con l’esplosivo (ma era esplosivo da camorra, non militare) nascosto nell’intercapedine di una casa di un boss camorrista. Cellula terroristica? Non mi convince. I motivi:
Perché per conoscere la presenza del boss è stato necessario attendere i comunicati di un’associazione di immigrati – la Score – e non quelli degli inquirenti? Come mai questa sottovalutazione?
Sono state rilevate le impronte digitali sull’esplosivo rinvenuto dietro l’intercapedine? Di chi erano queste impronte? Sono state confrontate con quelle dei camorristi nell’archivio della Polizia Scientfica?
E’ stata fatta la perizia sulla muratura dell’intercapedine? Quando è stata costruita quest’ultima? Prima o dopo l’arrivo degli emigranti?
E’ stato chiarito come mai i “terroristi” hanno pazientemente atteso l’arrivo dei carabinieri, preannunciato da questi ultimi due giorni prima, invece di darsi (come sarebbe stato logico) alla latitanza?

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Economia 1. Secondo il Censi, sono 370mila i minorenni italiani in condizioni di estrema povertà e disagio sociale.

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Economia 2. Il presidente della Confcommercio propone di combattere l’inflazione emettendo dei “miniassegni” da un euro, sul modello di quelli emessi ai tempi della crisi economica di fine anni ’70. Un altro passo verso gli – inevitabili – patacones.

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Economia 3. Al ribasso tutte le Borse europee dopo il discorso sullo “stato dell’Unione” in cui Bush ha praticamente annunciato l’inizio della guerra contro l’Iraq.

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Cronaca. Lecce. Appello del sindaco sui giornali al ladro che ha rubato il motorino a un immigrato, perché si passi una mano sulla coscienza e glielo restituisca.

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Cronaca. Pisa. Bloccato mentre tenta di scippare la borsa della spesa dal cestino della bicicletta di una signora. Il ladro, un giovane di venticinque anni, viveva con la moglie e il figlio di otto mesi in una vecchia automobile parcheggiata poco lontana. Denunciato a piede libero. I poliziotti hanno fatto una colletta fra di loro e hanno messo insieme alcune centinaia di euri per lui.

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Cronaca. Roma. Anziano pensionato armato di coltello da cucina rapina 700 euri in una banca vicino alla stazione Termini e fugge subito dopo su una vecchia 500 bianca con tendine parasole a fiori.

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Cronaca. Como. Impiegata di banca arrestata per un ammanco di duecento milioni. Le servivano per soddisfare il suo vizio, una raccolta di figurine dei Pokemon.

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Cronaca. Treviso. Ancora un allarme del sindaco leghista Gentilini contro una popolazione “straniera” che si moltiplica incontrollabilmente. Stavolta ad essere sotto tiro sono i cigni, che secondo Gentilini “rovinano la natura, alterano la fauna dei fiumi” e non sono nemmeno padani. I volatili, secondo lui, sarebbero stati importati in città “da qualche criminale”. La soluzione prevista, naturalmente, è di sterminarli.

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Alessandro Paganini wrote:
< Telecom Italia un tempo era degli italiani. La gente si lamentava di pagare troppo, però gli utili andavano al Tesoro ed erano reinvestiti in pensioni, sanità, eccetera. In soli due anni il supermegamanager Colaninno, con la benedizione di D’Alema, conquista il comando attraverso le scatole cinesi Hopa-Bell-Olivetti-Tecnost, indebita Olivetti, stravolge Telecom, ristruttura, viene coinvolto nell’affare Telekom Serbia, indagato per i bilanci Telecom, e se ne va vendendo a Pirelli/Benetton e portando a casa 14,000 miliardi. Ora vuole “salvare” la Fiat, utilizzando i soldi acchiappati a Telecom/Olivetti. La nuova scorreria finanziaria – se gliela lasceranno fare – procederà pressapoco così:
1) conquista del controllo, meglio se ad un tozzo di pane tramite ristorni, sennò indebitando qualcun altro – banche con manager compiacenti e “parco buoi” borsistico;
2) ristrutturazione (licenziamenti selvaggi) e spezzatino per rendere “appetibile” FIAT sul mercato;
3) svendita al migliore offerente.
Ciò che si vende in questi casi sono il marchio e il portafoglio clienti. Le risorse migliori passano al compratore, il resto viene rottamato. Il compratore gestisce il nuovo parco clienti con le sue risorse, cioè le sue fabbriche ed il suo personale, meglio se situati nel terzo mondo, ove sindacati, tasse, e tutela ambientale non sono un problema. >

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Don Federico Kyalumba wrote:
< Sono cappellano di un gruppo di congolesi che in seguito alla guerra si sono dovuti rifugiare in un campo profughi
a Kigoma (Tanzania). All’inizio la comunità internazionale passava settimanalmente ad ogni famiglia di rifugiati: 1,5 chilo di mais; 800 grammi di piselli; mezzo litro di olio; due chili di sale. Adesso la stessa razione è data per due settimane.
Noi qui lavoriamo per riabilitare i rifugiati congolesi a Kigoma (Tanzania): liberarli dalla condizione di assisti in un programma di “donna e famiglia”. Senza un attività generatrice di redditi, molte madri sono tentate dalla prostituzione. Tavolta le ragazzine sono spinte alla prostituzione dalle loro madri bisognose anche a partire dagli 11 anni. Alcune donne rifugiato hanno messo su un mini-progetto che si chiama “Likelemba”: un sistema per cui ognuno versa mensilmente un importo ad un fondo comune che ogni quotista puo utilizzare a turno. Questo ha coinvolto 31 famiglie si sono riunite in gruppoe hanno messo in comune i loro piccolissimi risparmi (133.314 scellini tanzaniani ossia 144,9 euro per famiglia) dovuti al raccolto e vendita del riso dello scorso anno. Per la nuova attività commerciale informale che potrebbe essere la vendita del pesce, come capitale iniziale ogni famiglia ha bisogno di 367.000 scellini cioè 384 euro. Togliendo i 144 che già hanno rimangono da finanziare 250 euro cadauna cioè 7.750 euro in totale.
Ho pensato che se ci mettiamo tutti insieme potremmo farcela a coprire cio che manca e aiuteremmo queste 31 famiglie congolesi. Il modo sicuro dell’invio dell’aiuto è per il tramite della CRDB Bank Kigoma Branch, Tanzania al numero: 01J2087002300 >
Info: donfederico1957@yahoo.co.uk.

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longoborina@libero.it wrote:
< Sono un parroco della periferia di Catania. Anni fa il mio medico, abitante nei queartieri bene dela città, mi chiese se i suoi due bambini potessero assistere alle lezioni di catechismo che si davano in questa parrocchia. Venuti all’appuntamento, all’ora della catechesi per fanciulli, i due bambini del medico si sedettero in fondo alla chiesa, molto distanti dai loro coetanei. Alla fine della lezione chiesi a loro perché non si fossero seduti vicini agli altri bambini: La risposta fu: “Papà ci ha raccomandato di starcene lontani perché i bambini della chiesa S. Giuseppe al P. potevano contagiarci qualche brutta malattia”. “Dite a papà – ho risposto loro – che vi ha consigliato bene di.starvene lontani: Con tutte le malattie invettive che cura, potrebbe infettare per mezzo vostro i bambini di questa parrocchia!”
Tanto a proposito dell’ultima dei leghisti che è quella di mettere dei vagoni separati per gli immigrati per evitare che diano fastidio ai bianchi. Meno male.così gli immigrati non verrebbero umiliati, disprezzati, guardati con sussiego, vilipesi, ingiuriati e quant’altro. Sempre che questa discriminazione non sia vissuta dagli immmigrati come la suprema ingiuria. Concetto Greco, Parroco al Pigno >

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Robin wrote:
< caro riccardo, ti racconto due o tre cose di trento, questa città in cui mi trovo a vivere da 13 anni.
1. trento è la città che ha più massicciamente di tutte risposto alla campagna “bandiere di pace”: sono a migliaia i balconi che espongono le bandiere multicolori della pace. ed è una gioia, anche e soprattutto quando leggi gli interventi stizziti di quelli di an sulla stampa locale. a proposito, perché clarence non aderisce alla campagna con un bel banner, visto che spazio per la pubblicità ce n’è così tanto? dai un’occhiata a www.robin.it
2. hai presente il sindaco gentilini di treviso? da una vita gli si imputa il fatto di aver fatto togliere le panchine perché non ci si sedessero immigrati, vagabondi e sfaccendati. anche a trento, anni fa, hanno tolto le panchine perché non servissero da rifugio a immigrati, vagabondi e sfaccendati. autore della mossa? non il leghista obelix boso, recente ideatore dei vagoni separati per immigrati, ma l’ammiratissimo lorenzo dellai, allora sindaco di centro-sinistra di questa città e ora governatore di centro-sinistra dell’intera provincia.
3. notizia di pochi giorni fa. alle scuole elementari fanno delle lezioni “alternative” in cui si parla di nord-sud del mondo, sfruttamento e solidarietà. la zia (la zia!) di un’alunna, allarmata da queste maestre no-global, si reca a parlarne col questore (col questore!). il quale, anziché invitare la zia ad andare a parlarne con le maestre o col preside, manda un agente della digos a “chiarire” i fatti all’interno dell’istituto.>
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Caro Robin, grazie per le notizie. Storie come queste di Dolai (se n’era parlato qualche anno fa, all’inizio della Catena) disonorano la sinistra: non sarà mai abbastanza la critica e la denuncia verso questi “progressisti” senza cuore, colpevoli dell’avvento di Berlusconi molto più dei vari Fede o Taormina.
(Bookmark: www.bandieredipace.org)
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Borislav e Kathrina wrote:
< Non sarà giunta l’ora di disdire l’abbonamento Rai e oscurare uno schermo che è ormai allineato a Mediaset, sia nelle reti Rai che nelle trasmittenti private? C’è pure l’aggravante di un aumento del canone. Che scherziamo? Le notizie le prenderemo dal barbiere o al bar: sono più autentiche >

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Walt Whitman wrote:

< Avete mai amato il corpo di una donna?Avete mai amato il corpo di un uomo?E non v’avvedete che essi sono esattamente gli stessi per tutti, in tutte le nazioni e i tempi, per la terra universa? >

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Sul muro dell’università

< A la memoire
de Jean Cavailles
Cacique General
agregè ripetiteur de philosophie
professeur delegè all’Ecole Normale
compagnon de la Liberation >

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Sul muro del tinello

< Puoi comprare una casa
ma non un focolare.
Puoi comprare un letto
ma non il sonno.
Puoi comprare un orologio
ma non il tempo.
Puoi comprare un libro
ma non la conoscenza.
Puoi comprare una posizione
ma non il rispetto.
Puoi pagare il dottore
ma non la salute.
Puoi comprare l’anima
ma non la vita.
Puoi comprare il sesso
ma non l’amore. >

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“A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?” (Giuseppe Fava)