Articoli 2007

“Ce lo siamo meritate”

Le donne in piazza Duomo (foto Agenzia Liberaimmagine)

Il Premio Antimafia Rocco Chinnici alle donne-madri dell’Andrea Doria

“Viene consegnato il Premio Rocco Chinnici al Comitato delle donne Madri della scuola A. Doria, per avere saputo rendere concreto un sentimento comune di resistenza alle ingiustizie nei confronti dei loro (nostri) bambini e bambine;
per avere saputo individuare nel mantenimento di quell’Istituto nel quartiere la necessità per i loro figli di un accesso reale al diritto all’istruzione e per loro stesse della possibilità di seguirli da vicino;
per avere contribuito a rendere il quartiere di S. Cristoforo un luogo progressivo della città di Catania, nella quale si ribadisce con forza la pratica dell’antimafia sociale”.

La scuola matrigna

L'ingresso della Livio Tempesta

Via Moncada. È una ridente e solare mattina d’autunno. Dentro la scuola materna Livio Tempesta sono appena iniziati i giochi. Gli uccelli cinguettano e i bambini cominciano a far chiasso.
Poi, all’improvviso, un urlo. Poi un altro. Una madre che ha appena accompagnato il figlio vede sbucare fuori dalla tasca del suo giubbotto la testa di una zazzamita. La zazzamita salta e capitombola per terra con un tuffo carpiato. Un’altra donna, quasi contemporaneamente, adocchia in una stanzetta una trappola e delle palline rosa sparse per terra: è veleno per topi.

Aggiornamento Doria

Giorno 12 Luglio: pare che la scuola resti lì dov’è per i prossimi due anni. L’ass. Maimone, il preside della Doria Santonocito, l’avvocato delle Orsoline e la ragioneria del Comune, insieme ai geometri delle due parti interessate, stanno definendo i termini. Ad oggi lo sfratto è rinviato al 25 Luglio, ma tutte le parti chiamate in causa, compreso il preside della Doria, garantiscono che il contratto verrà fatto prima del 25.

Appello a Scapagnini

Le firme di Radiè Resch

La rete Radiè Resch di Torino solidarizza con l’Andrea Doria

S.Sebastiano Po, 26 Maggio 2007 (Torino)
Noi qui riuniti nella casa confiscata alla mafia in S. Sebastiano da Po, per ascoltare la testimonianza dell’Associazione GAPA  di Catania esprimiamo la nostra preoccupazione per la scuola Doria nel quartiere di San Cristoforo a Catania.

Il coraggio di parlare

L'intervento di Melina Di Fazio (foto Maurizio Parisi)

L’intervento del comitato delle “donne madri” per la difesa della Doria allo sciopero generale

Leggo il mio intervento perché è la prima volta che parlo ad una Piazza e sono emozionata.
Le mamme dell’Andrea Doria da tre giorni abbiamo deciso di occupare la scuola perché vogliamo difenderla e farla restare nel quartiere.
L’Andrea Doria è una scuola molto impegnata nella lotta contro la dispersione scolastica.
Da anni è una scuola aperta al quartiere di San Cristoforo con laboratori, corsi per gli studenti e i genitori e la sera diventa anche una scuola per lavoratori.

La Tempesta Doria

Una madre lucchetta il cancello della Doria (foto Giuseppe Scatà)

Le madri di San Cristoforo occupano la Doria

“C’era na vota nu re bufè, biscotta e minè. Stu re bufè biscotta e minè…”, canticchiava l’assessore, al Palazzo degli Elefanti. Alla Livio Tempesta, nel quartiere Angeli custodi, il cantiere è ancora aperto, e dei fili della luce scoperti fanno un arco sull’ingresso, dove un’isolata macchinetta del caffè dà il benvenuto.

“Abbiamo pensato a tutto!”

L'assessore Maimone (foto Giovanni Caruso)

Le donne madri dell’Andrea Doria tornano al Palazzo degli Elefanti

C’era il sole, quel mercoledì di metà Maggio. Caldo, forte, come questa terra sa donarcelo. C’era il sole ed era bello… C’era una grande Piazza, col liotru nero maestoso in mezzo. Ne aveva viste tante in vita sua, mai una parola, guardingo, sornione, dominava la città. C’era una grande Piazza, ed era bella…

Le “favole” di Maimone

L'assessore-pinocchio Maimone (illustrazione Agenzia Liberaimmagine)

Un giorno accadde che, nel regno di sua maestà “Scapagno I”, il suo ministro Barone Mammone di “Castel da Plaja”, nella contrada di San Cristoforo, fece  un dispetto alle donne madri di quel luogo: chiudere la casa del popolo.
Queste si ribellarono, il Barone le chiamò a se e disse: “Anziché ribellarvi e fare le sceneggiate, andate a casa a cucinare per i vostri mariti e a raccontare la favole ai vostri bimbi.”