La politica bugiarda

foto Domenico Pisciotta, testo Giovanni Caruso

“Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. Pretende il funzionamento dei servizi sociali, e impone alla politica il buon governo.”

Queste parole fanno parte di un articolo più lungo che scrisse Giuseppe Fava nel 1980 quando gli chiesero a cosa serve un giornale. Per noi che lavoriamo in questo piccolo giornale di quartiere è un dovere scrivere la verità, scriverla per evitare che voi cittadini e cittadine di San Cristoforo possiate credere alle promesse “di quei cattivi politici”.

Il 28 e il 29 ottobre di quest’anno noi siciliani saremmo chiamati alle urne per votare il nuovo consiglio regionale e il Presidente della Regione. Fra non molto nei vicoli, le piazze e nelle strade del nostro quartiere vedremo i “galoppini” di ogni partito, che siano di centro di destra o di sinistra, li vedremo con la faccia sorridente a parlare con ognuno di noi, e a porgerci un volantino o un facsimile e insieme a questi distribuire buoni spesa, schede telefoniche ed altro per comprare la nostra dignità utilizzando la nostra povertà.

Insomma, saremo sommersi dalle solite campagne elettorali piene di buone intenzioni di cambiamenti per il nostro quartiere, promesse che per esperienza possiamo affermare, mai mantenute.

Perché nessuno ci dica che quello che abbiamo appena scritto è “antipolitica”, noi rispondiamo che la nostra è politica. Non quella dei partiti, ma quella fatta da cittadini che credono nei diritti costituzionali e votano con coscienza.

In questo articolo vogliamo dimostrarvi come le promesse di uomini che dicono di fare la buona politica nel nostro quartiere hanno sempre disatteso le promesse. Parliamo del Piano integrato per San Cristiforo Sud, per capirci quella variante del Piano Regolatore che riguardava una zona piuttosto grande che andava da via Barcellona a via delle Salette. Di questo Piano integrato, finanziato dalla Comunità Europea con 17 milioni di euro, ben poco è stato fatto: piazza Don Puglisi mai finita e vandalizzata, piazza Don Bonomo (chiamata piazza cocaina) frequentata dagli spacciatori, via delle Salette che per pochi mesi è stata area pedonale è diventata “strada a scorrimento veloce per i motorini”, area verde di via De Lorenzo destinata a parco giochi e area ricreativa mai finita abbandonata e vandalizzata. Eppure il Progetto, era vanto della giunta Bianco e successivamente della giunta Scapagnini (2006). Orazio D’Antoni Assessore all’ecologia – ambiente – verde pubblico – parchi naturali con enfasi elogiava il Progetto. I nostri amministratori di ieri e di oggi, con arroganza vi diranno che queste opere sono state vandalizzate da noi cittadini e cittadine perché siamo “brutti, sporchi e cattivi”.

Mentre la verità è che queste opere sono state fatte senza che nessuno di loro ci abbia chiesto come le volevamo, senza che appliccassero le regole della partecipazione democratica e non ammetteranno mai che queste opere servivano e servono a loro per creare clientelismo e consensi elettorali. La prova? Leggete nella pagina successiva la lettera che l’Assessore D’Antoni ci inviò, nel 2006 per tranquilizzarci che il Progetto sarebbe stato portato a termine. Accanto a questa lettera troverete le immagini di come questi luoghi sono oggi.


piazza Don Bonomo


piazza Don Puglisi


area pedonale Via delle Salette


area verde attrezzata di Via De Lorenzo